Scritta da: Alido Ramacciani

Io e te

Il carro della considerazione
ha lasciato una ruota
nel fango dell'incomprensione
un muro di sabbia
intonacato con la notte del giorno
tiene comizi nell'ora del passaggio delle sirene
angeli insonni pregano
inginocchiati sul cornicione di pietro
aprono la sbarra
contando anime in sofferenza
l'orologio del campanile batte la sua ora
lo scafandro dell'assoluto
ricopre l'ansia di capire
devo superare quel muro lercio
slavato da piastrine rifiutate dal sangue
l'amore sulle ali del dubbio
cerca salvezza nel cratere di un cuore
indurito senza precedenza
licenziato dalla confusione dei sensi
sulla cortina di quel muro
dell'abbandono senza parole
la nostra felicità massacrata da l'incomprensione
a lasciato spazio a tatuaggi colorati
che usano il tuo corpo solo per piacere
mani indifferenti accarezzano il mio nome
disegnato sulla tua pelle con il pennello dei sensi
in una vita vissuta giorno dopo giorno
protetti da schermi di luce profumata
in un momento il buio a spazzato
senza dignità un sentimento
che andava oltre il possesso
stordito da ricordi che bruciano
abbandonati da l'indubbio
vorrei scrivere tutto quello
che non ho capito di noi
del nostro rapporto defunto
senza avere il consenso della libera scelta
si è spento il sole del nostro paradiso
la rassegnazione, bestia malata
procura ferite senza indulgenza
il giorno e la notte abbracciati
mescolano tristezza e dolore
come fossero fiori senza germoglio
dietro una colonna senza livella
il controsenso sbrana la memoria
un sorriso senza pretese
abbandona, lo strappo della speranza
la verità è la tesi del sogno.

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    Scritta da: Alido Ramacciani
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    Scritta per tutti quelli che hanno perso un grande amore.

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