Dì venne che la terra rivelossi a tradimento nel furlan tempio d'orgoglio e di fierezza tutt'annientò il sisma, ma non il nostro sentimento, col fin in un sol coro cantammo "risorgerà bellezza". gemona, conchiglia d'ineffabil udinese aroma ch'evaporar d'un sol colpo vedesti case, edifici e vite il lacrimar nostro vedesti mutarsi in forza mai doma perché del corpo tuo l'ossa fosser ricostruite. què morti or non giaccion per sempre dileguati in fenditure della madre che talor è traditrice terra nel rimembrar nostro son bensì risuscitati perché contr'a' bizzarra natura vincemmo noi la guerra. or ancor gaudio dall'alpi giulie promana e il respir del Tagliamento odesi qual voce più ch'umana paese mio che già ruggisti nel Cronos longobardo or t'ammiro e riverisco con carezza di guardo. braccia fuor tante, e così fuor dè tuo suol i figli che risorger ti fecer memori d'antiquo germoglio temer credi non dovrai più perigli che di noi l'amarti sempre ti sarà novel germoglio.
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