Scritta da: Armando De Martino

Lettera numero 3

Semmai ti amassi sappi che non ti amerei per me,
per sentirmi vivo, per sentirmi meno solo.
Semmai ti amassi lo farei per viverti,
per non perdermi un giorno dei tuoi occhi,
per non lasciare una sera la tua mano.
Semmai ti amassi saprei che di me ami
l'uomo che sono ed il bambino che resta,
e non lo farai crescere controvoglia
lo cullerai nelle sue paure,
lo aspetterai nei suoi sogni.
Semmai ti amassi sappi che non ti amerei per ore,
né per giorni, né per mesi, né per anni,
lo farei per secondi, minuti, attimi,
di nascosto in mezzo ai vicoli,
tra la folla in pieno giorno.
Semmai ti amassi ti racconterei di queste parole,
di anonimi sguardi, di notevoli silenzi,
di rincorse con le ansie sulle spalle,
e sorriderai muovendo i tuoi capelli
per asciugarli al sole di primavera.
Semmai sapessi nascondermi meglio,
per non rischiare di abbracciarti,
per non osare di sfiorarti,
per non sciupare i tuoi dubbi,
sarei meno banale, meno confuso.
Semmai finissero queste parole,
che nulla possono, nulla cambiano,
mi alzerei da questo fumo,
per posare, tra le altre due,
questa lettera a nessuno.

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