Colora il pennello pittore, di voce che musica ti esca, dal cuore alla luce, scolpisci ed intaglia l'amore d'eterno di piume e di fiori, di bianco d'inverno, cantando rapito disegna di stelle che scoppino allegre, creando scintille tra cieli di prati, cui il sole si culla, cent'anni in ricami per sogni a fanciulla da te nascerebbe bellezza, danzando dei passi, faresti parlare, inventando creatura di strisce infinite, ribelle, al dio di cui soffia di argilla e di pelle, lo so, toglieresti ogni verso a creare quel giorno che terra poi cadde a volare.
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