A lungo andare il campo di sentieri diventa impervio, ora sono cambiate le stagioni, vago ancora nel mare di pensieri tratteggiati di foglie secche e spine, il cuore fa la parte di nocchiero con la ruota a caviglie in mezzo al vento e le vele spiegate tra gli scogli traccia la rotta sulle illusioni dove tende la barra del timone. Un qualche fiore bello mi conduce sbocciato nel giardino di parole, passa attraverso isole di baci per sogni che si accendono la notte.
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