Giorni di dolore, sempre tutto in discussione, provvisorio, ritrattabile, cancellabile con una spugnetta, come un refuso accidentale. Ed io vorrei certezze, carezze, amore senza dubbi, gesti puliti e inequivocabili. Giorni di dolore che si sommano ai precedenti. Ferite che si aggiungono a cicatrici mai guarite. Desideri legittimi che si trasformano in pretese assurde quando intorno è tutto social, siti di incontri, alternative ovunque, divorzi come se piovesse. E come sostituisci un sorriso, un odore, un mix di caratteristiche uniche, una sensazione? Non saprei, il mio mondo è altro, altro da tutto questa sostituibilità reciproca, dal fregare l'altro. Non accetto muri, tende e ombre. Ombre ogni giorno al calare della sera ed io vorrei luce e colori che non sbiadiscono nemmeno a lampadine spente. Le stelle da guardare insieme stanno nel cielo del giardino di casa e in quello dell'altro emisfero, se diventano mozzafiato soltanto insieme, se insieme è l'unico posto che conta, se purché insieme l'unica possibilità è essere onesti e innamorati senza lume, senza conteggi e senza mortificazioni.
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