Scritta da: Fragolosa67

Nulla è immutabil in loco al mondo

Nulla è immutabile in loco al mondo e per lo grande cosmo.
Siamo eroiche stelle in un cielo profondo al di qua dell'onde che
il mar agita e batte a riva.

Lo sole tramonta, si cala in quel mare.
Sembra dirci che l'ultimo giorno visto par soave!
L'inganno si scopre all'ora tarda,
quando il buio confonde il primo abbaglio.

Lo sole risplende bianco e vivo più del giorno che
morì testimone l'occhi e lo sguardo tutto.
Nulla dorme il lungo sonno mi par di capire.
Ei si tuffa nell'incantesimo fatale.
Non porta nome il loco ove riposa lo mio affanno e
il tuo riso giovine e spavaldo.

L'amore poi ah!
L'amore acceso è nascosto non solo in quel mar che la nebbia cela
nel mio petto impavido e forse malandrino al tempo.

T'amai rubando i più dolci baci coperti di primavera che veste la vita.
Non oso nascondere il gesto che amo e ancora potessi
vorrei questo sogno strapparlo al tempo e a Dio che vegliando rise
poi creo l'aurora al par dell'affetto tuo e mio.

L'inganno rubò l'oblio...
un bacio!
Il fato raggiungerlo seppe amato mio!
La morte e quel che sento sparir di giorno e diventar arco d'acqua.
Mirar riesce il raggio illuminando lo mondo tutto e lo tuo sguardo
non per vegliar incontrastato sul nome mio ma,
altrui cuor e un amor che cancella l'orme e
lascia tracce indenni solo dove alberga fantasia e virtù.

La poesia nessun la dichiara ma al mondo vive e si bea dell'omini belli e brutti.
Amai un tempo forse l'esistere o li occhi che mi videro un incanto e
la vita che parea esser io.
La lusinga accese il sole!

La più luminosa stella ancor oggi brilla e mi teme.
Sei tu l'antico amor par dirmi e si nasconde dietro una bianca nube.
Il raggio e quel baglior che pare foco dice alludendo all'amor che provo:
ma io scaldo ogn'or lo mondo al par tuo! Dichiararmi osa!
Creo da lungo tempo ormai, come tu facesti nascer lo figlio che
dell'amor porta gli occhi e impavido, confonde ogni giorno de lo cosmo.

Non vuole farmi tuffare nell'oceano per lo infinito tempo,
nel sonno che tutto spegne quando lo buio cala.
L'amor allora appiccia il lume e si fa stella poi, poesia riflessa.
Riconoscer si po' lo giovine sguardo e lo stesso inganno.
L'amor, la gioventù, lo similar bacio, e... il confonder del core mio e tuo.
Composta lunedì 10 luglio 2017

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    Scritta da: Fragolosa67

    Commenti

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    Pensavo a come ho concepito Andrea, mio figlio. La mia stella al pari del sole . Continuità di un percorso di creazione iniziato per volontà di Dio con Adamo.
    Ogni volta che una donna concepisce mantiene inalterato il dono creativo che ci rende paragonabile alla stella nana. Noi e il sole siamo stelle vitali. In questa poesia io stella brillo al pari del sole quando rende i frutti alla madre terra. E' uguale amore. Nella poesia parlo a mio marito defunto come se gli confidassi perchè l'amai e perchè decisi di esser madre e al sole come sua pari da temere. Rivedo infine noi due giovani amanti nella vita di Andrea perchè la vita è un ciclo continuo che replica nei sentimenti del figlio gli stessi sentimenti che abbiamo vissuto . Gli occhi, il modo di vivere di Andrea l'amore in quella che fu la nostra età prima , mi ricordano Pietro l'amore mio grande.  Francesca. Il suo sole. Quando parlo del cerchio d'acqua ho vinto l'inganno della morte incapace di allontanarci . Amo questa poesia. Mi commuove rileggerla.

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