All'infinito guardo la notte che fine non promette a te mi accosto nella preghiera mi parli io non sorrido inutilmente si trascina l'esistenza.
Allaga il volto inonda il pianto anche il cuore smarrito e sconfitto, di tutto padrona è la morte dolore sparge a dismisura mentre dialoga in ogni piega dell'anima.
Non consente respiro polvere di cenere ricopre le sue lunghe vesti fuori la stagione dei fiori ammanta di fragranze ciò che trova.
Fuori io non scorro nemmeno il pianto s'affaccia, mai nessuno potrà rubarmi però la tua essenza, amor mio, mi vivi e rivivi nell'anima.
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