Cadute le foglie, volati gli ultimi legni caduti i dispersi e segnati gli animi siamo le ultime foglie di un autunno solido è il sole a parlare per noi, scalda i venti e scioglie i mari venite, salite tra tortuose vene e giacigli del cielo questo è un albero di pace e furore silenzioso e navigatore di steppe bagnate dalla terra è il tuono che bruciò il tempo a parlare sono vivo in un istante e dedico pace a te sono cieco ma non distante sento il tuo urlare ed in attimo piango, grazie. Sei un solitario che dedicò Venere e Giove a noi. Mondi alterni e campi distesi ogni cosa in amor dei figli, ogni piano in funzione di noi dedicasti ossa e radici per quella casa il tuo cuore? Un ricordo non sei solamente un albero sei il simbolo che dell'esistenza c'è solo la nostra è quella che doneremo.
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