Quello che non scordo è il tuo giovane viso, le tue mani sulle mie al cinema, ricordi? Ci si guardava intorno per cogliere il momento propizio per un bacio, prima fuggevole, poi via via più coraggioso. D'improvviso una coltre leggera calava su noi due, e non ce ne fregava più niente degli sguardi curiosi e severi degli altri. Erano i nostri primi baci profumati, sensuali pregni di promesse, commestibili, masticabili un po' imbranati gustosi e inebrianti. I nostri corpi infastiditi in quel luogo dai mille occhi. Sì voleva un altro luogo senza occhi nè facce alla fine non era importante tu ed io il centro dell'universo percorso con ansia e paura stanchi e sfiancati dalla scoperta fino alla fine del respiro ove il cuore si acquieta.
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