Ridi di un riso soffocato sorridi senza un sorriso il cuore da leggero, affaticato il velo d'ironia ormai liso il sapore amaro nella tua voce asciutto e immusonito delle speranze finite in croce di un sogno mai nato, finito. Combatti guerre senza bandiere il nemico spietato, indomito sui campi di battaglia delle tue sere è sempre il tuo cuore, il solo ferito. La notte raccoglie i resti sparsi sul pavimento, intorno a te ancora tremi mentre ti svesti ancora lo fai, ancora, ma perché? E le mani bianche, rami gelidi aggrappati a nuvole cariche e la pioggia che ti investe ammorbidisce palpebre peste lava gli occhi salati, i lividi restano, dolori invisibili. A chi respira i tuoi sospiri mentre dorme e tu non dormi è già domani, la luna scende gli occhi si chiudono, la notte muore i sogni bussano e la vita s'accende gli incubi stingono e tu ritrovi colore.
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