Questo arsenico, sa di miele. Lo mangio a cucchiaiate forti, ma vomito farfalle agli angoli delle strade. Mi riprendo! Pitturando gli alberi con colori accesi, che muoiono in allegria. Mi riprendo! Sognando santi e falsidei, che con vecchie "profezie" illuminano la via. Non è vero, non posso riprendermi. Quella stronza balla sul mio cervello ci gioca e lo possiede. Con quanta facilità guida i miei pensieri e domina le mie fantasie. Nel frattempo mi distraggo giuro che lo faccio! Leggo, scrivo e fumo hashish; ma lei è sempre qui. Tra due righe di boudelaire, nelle nuvole di fumo, ed in questa stupida poesia.
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