Quel maledetto assurdo e assoluto senso di vuoto, quando penso di averlo sepolto, in fondo a qualche nascosto anfratto dell'anima eccolo che lui risorge dalle ceneri di quel dolore che mi aveva bruciato dentro. Come araba fenice risorge dalle sue ceneri lasciandomi esterrefatta, confusa e incapace di difendermi. Violento ed inaudito come una scarica da migliaia di volt, quell'antico dolore che fino a quel momento sonnecchiava in fondo alle mie viscere inizia a risvegliarsi. Perché il bisogno di amarti era così forte da abbattere ogni ragionevole dubbio? Forse non lo saprò mai, o forse in quella magica alchimia di sguardi si celava il bisogno di curare il mio dolore curando il tuo. Intravvedo in lontananza quel bisogno di associare il dolore all'amore, un'eterna lotta tra amore e dolore dove il vincitore era sempre quel maledetto e sordo dolore che rompeva i timpani per farsi ascoltare e che adesso mi spacca il cuore facendomi scoprire che forse non ti ho amato mai.
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