Pensavo che gli angeli fossero evanescenti pensavo avessero ali e fossero tutti biondi questo pensavo e poi ho conosciuto te in una notte ammaliatrice e amplificatrice di timide pulsioni che attraversano le carni e con occhi socchiusi mi rispecchio nei tuoi. Apparentemente nell'ozio mento spudoratamente internamente i sensi sfuriano una mezza luna rossa fa da cornice racchiude il mio Io in un sortilegio remoto stregata dalle essenze calo nel mio giaciglio tra le braccia di Morfeo. Quello che si può capire con il silenzio degli occhi nessuna cosa detta o scritta potrebbe mai sostituire un'interpretazione più autentica. Infinite le risposte affascinante il risultato.
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