Oh Catullo che dell’amor mi canti invano e Lesbia preghi, per l’eterno implori anche se, incessante, lei mal ti tratta mentre tu l’ami e l’ami e l’ami ancora!
Seppur convinto che sol con te l’amor farebbe, povero illuso, ben sai e ben sostieni "Ciò che dice una donna all’amante fugge nel vento..."
Allor dov’è l’amore? Sì Catullo dimmi perché continui a soffrire?
Mia cara Saffo d’amor sublime maestra, tu dal cuor ispirasti le prime parole, "Simil a un Dio" ti parea quell’uomo!
Che fine ha fatto quel tremore, quel sudor freddo che ti pervase e che ti portò quasi alla morte per gelosia della tua amata?
E ancora ricordi... tra cavalieri fanti e navi la più bella cosa, tu dicesti, è quella di cui uno è innamorato.
Restiamo quindi, dolce Saffo, su quest’isola di Lesbo dalla qual la musa mia ebbe il suo nome. Restiamo a cantar l’eterno amore, in fondo non sei tu a sostener che
Ho immaginato un incontro tra i due immensi poeti che d'amor ben seppero descrivere... (Cit. di Saffo: "Simile a un Dio" - "La cosa più bella". - Cit. di Catullo: "Lesbia incessantemente" - "Solo con me" ).
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