Ho per te colto "l'erba dell'incanto", sia linfa per tua luce il fiordaliso! E d'esso allor rifulgo, e all'improvviso, quel mio tacer vo' sublimando al canto!
Divenga, il suo profumo, lo zefiro, che nutra il nostro ardor del tuo respiro.
E dolce sia il sapor di mille baci, a guisa di corolle e sue radici.
E il germogliar, di foglie e di suoi fiori, parole sussurrate ai nostri cuori.
E siano sguardi tuoi, felici e buoni, l'azzurro variegato dei suoi toni.
E siano alfin, suoi petali carezze, dei nostri giorni in volo eterne brezze.
Mai vane cose avremo a queste rive se tra le dita stringo il fiordaliso! E scavi mai saran su tuo bel viso se dono a te l'amor che in esso vive!
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