Affronti ogni sconfitta con una medaglia al valore umano, milite silenzioso di una guerra senza avversari. Liberami dal mio corpo ancora un attimo di più, con le tue mani ruvide e le tue carezze di parole. Ascoltami cantare un altro inno alla perduta giovinezza, e mentre ti aggrappi alla vita con vittoriosa prepotenza, reggimi la mano per non farmi urlare. Ti dedico ogni alba che attendo insonne mentre mi avveleno. Sopravvivendo, gioco ad amarti come tu solo mi hai insegnato, tracciando i contorni seghettati dei miei vaneggiamenti. Illumini il sentiero nell'eterna notte senza stelle in cui sono condannata in mio volere. Semini disgrazie agli incubi che in dormiveglia piangono. Nelle tenebre dei tuoi viali grigi, mi celi all'angoscia che mi tiene sotto tiro. Non parlare più, stringimi negli occhi, descrivimi ancora di te solo col tuo sguardo di brace. Liberami dal giogo amaro di vendetta, leggendomi ad alta voce un'altra notte in cui sperare ancora in pace.
Commenti