Mai in nessuna terra ho scorto la bellezza che t'illumina e ti rende unico alle mie pupille. Mi fissi pietrificando le mie gesta e ghiacciando il sangue che fatica a scorrere nelle mie vene. Annodi il mio stomaco e temo questo volo che ho spiccato verso il mondo della fantasia. Non dovrei viaggiare sormontando ostacoli posti per una giusta ragione, ma il mio istinto non si frena davanti a niente, tanto meno davanti a te, regola che campa spinta. Non voglio immaginare se i nostri corpi fossero gli unici presenti in questa stanza. Opto per una vita che mi celi per sempre il tuo parere, e impazzirei o soffrirei se solo lo intravedessi. Morirei se ti dichiarassi e vivrei se non ti piacessi. Non oltrepasserò mai la soglia del peccato, mi ucciderei per non specchiarmi ancora nella metà che mi forma.
Commenti