Ho fatto di lei una pittura a colori forti: il nero dei capelli, il rosso delle labbra; ho catturato la magia del suo sguardo fiero, la tenerezza degli occhi profondi ... e non sono pittore.
Ho fatto di lei una scultura: ho addolcito la pietra dura, ho piegato il marmo, come il Canova nel bacio etereo di Psiche e Amore ... e non sono scultore.
Ho fatto di lei una sinfonia: vibrazioni di violino, acuti di clarinetto, arpeggiamenti lievi e carezzevoli come teneri seni ... e non sono musicista.
Ho fatto di lei una poesia; l'ho scritta mentre passavi ignara, indifferente e appena mi degnavi di un buongiorno. L'ho scritta per te ... e vorrei, almeno, essere poeta.
Ispirato da un'ammirabile fanciulla che passava ignara facendomi pensare la storia della canzone - La ragazza di Ipanema -. Da sconosciuta (lei) a conosciuta (tu)... poesia consegnata all'ispiratrice.
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