Se tu fossi notte declineresti i passi con l'umidità del ventre invece di lasciare alle stelle il compito di orlare il sentiero e cederesti il seno alla mia bocca avida in attesa del sesso come plettro affamato sulla tua chitarra indomita.
Se tu fossi luna agiteresti la marea tra quelle cosce ansiose di risacca e cercheresti roccia per poi giacere riva su cristalli di pelle nuda.
Se tu fossi vento agiteresti foglie in cerca d'approdo su consistenze di ramo e ti specchieresti nuda alla fonte dell'Eden come scatto senza età su punte d'oblio rivolte all'infinito.
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