Bene: l'acrostico è un gioco grazioso, Un serio impegno per tutti i poeti, Od un rituale scontato e noioso? Non tutti gli scrittori vedo lieti, Giacché, quantunque allegro e spiritoso, Il gioco dà satanici boleti, Ogniqualvolta diventa furioso: Rime di fuoco, non v'è chi le acquieti. Non tacerò, pertanto, sull'acrostico, Onde chiarire quanto vi sia ostico.
Animarlo a casaccio: somma uscita! Mi pare impresa degna di Culagna, O di Renoppia, fine ed erudita. Ritengo che sia grave la magagna: È un carro senza ruote e senza oplita.
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