Salute & Benessere 7 Aprile 2015, Giornata Mondiale della Salute

7 Aprile 2015, Giornata Mondiale della Salute

Una giornata per la sicurezza alimentare

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Oggi, 7 Aprile, si celebra la Giornata Mondiale della Salute che, per il 2015, tocca il tema della sicurezza alimentare.

 

“From farm to plate, make food safe.”

Margaret Chan, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) infatti afferma: “La produzione del cibo è sempre più industrializzata e il commercio e distribuzione sono globali. Questi cambiamenti portano molteplici nuovi rischi per i cibi di essere contaminati con batteri, virus, parassiti o sostanze chimiche. Un problema legato alla sicurezza del cibo e alla salute umana in una situazione locale può diventare velocemente una emergenza globale. La cosa è ancor più complessa quando l’alimento confezionato ha ingredienti che arrivano da vari Paesi.

La giornata è in corrispondenza con l’Expo di Milano – il quale ha usato per quest’anno il tema: “Nutrire il pianeta” – e si pone l’obiettivo di stimolare i governi a mettere in atto misure in grado di migliorare la sicurezza degli alimenti lungo tutta la catena alimentare.

L’Oms, per la prima volta, pubblicherà inoltre le stime sull’incidenza globale delle malattie di origine alimentare, mostrando la reale portata del problema e mettendo in atto, si spera, adeguate contromisure. I primi dati – raccolti dal 2012 – mostrano più di 582 milioni di casi stimati e 351 mila decessi associati ad infezioni causate da virus, batteri e protozoi attraverso l’ingestione di cibi.

Ed è di questi giorni anche l’allarme lanciato dal Regno Unito sulla resistenza agli antibiotici di batteri quali l’E.coli; un problema oltre che sanitario anche economico: la diffusione del batterio E.coli ha causato in Germania una perdita di 1,3 miliardi di dollari per le aziende agricole e industrie e 236 milioni di dollari di aiuti per l’emergenza nei 22 stati dell’Unione Europea.

Puoi seguire l’evento nei principali social network con l’hashtag #safefood e sul sito ufficiale www.who.int.

 

 

 

 

 

VIAecoista.it
FONTErepubblica.it

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