Pensieri di Elisabetta Barbara De Sanctis

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Portami con te, ti prego ho bisogno di stare lì, vicina ai tuoi pensieri, sapere che ogni tanto incrocerò il tuo sguardo e i tuoi occhi mi accarezzeranno. Sarà per te ogni mio respiro e ogni battito di questo cuore. Tuoi saranno i miei occhi per donarti il riflesso di ciò che sei perché tu sappia sempre, in ogni istante, quanto sei prezioso per me. Starò lì, in silenzio, senza far rumore, mi basta un piccolo angolo del tuo cuore, lo arrederò e lo renderò speciale, solo per me e te. Ci sarà sempre il sole, a riscaldare il giorno e la luna a cullare le tiepide notti, ci saranno colori, ci saranno rose e profumo di gelsomini. Tendi solo la mano ed io sarò lì con te.
Elisabetta Barbara De Sanctis
Composta venerdì 25 aprile 2014
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    A te, che mi hai fatta sempre sentire il centro del tuo mondo. Per quando la sera aspettavo il tuo abbraccio, o per quelle domeniche al parco che mi hanno resa tifosa quando ancora non sapevo come fosse fatto un pallone. Per te che sono sempre la tua piccola e non vedi le rughe che iniziano a fare capolino, né i primi capelli bianchi, che ancora ti preoccupi se ho un raffreddore e se fa freddo mi ricordi di mettermi anche la sciarpa oltre al giaccone. Per tutte le nostre discussioni, che siamo sempre stati troppo simili, io e te, testardi, ma buoni come il pane, che basta saperci prendere per farci calare anche le mutande e che non è mai abbastanza quel che facciamo per gli altri. Per i tuoi occhi verde chiaro che avrei voluto avere uguali, ma i miei sono un po' verdi e un po' castani, e ti assomiglio tanto lo stesso. Perché mi hai insegnato l'onestà, il sacrificio, la forza d'animo, l'accettazione, la lealtà, l'altruismo e ad affrontare tutto con il sorriso. Per tutto il resto che di buono mi hai mostrato e che forse sono ancora in tempo per imparare. Per quando ti preoccupi se mangio abbastanza, che per te sono sempre troppo magra, e che quella camicetta è troppo scollata e quel tacco troppo alto e provocante. Che ancora cerchi di tirarmi giù la gonna se per te è troppo corta, ma ogni tanto mi guardi e ti scappa di dirmi un "quanto sei bella" che nessun altro uomo saprebbe pronunciare uguale. Per te che ho fatto di tutto perché fossi orgoglioso di me, e forse non ci sono riuscita, ma tu mi ami lo stesso e me lo dimostri ogni secondo, pur senza dirlo mai. Per te che oggi è la tua festa, ma per me è ogni giorno la festa del mio papà.
    Elisabetta Barbara De Sanctis
    Composta mercoledì 19 marzo 2014
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      Ti scrivo quelle parole che a volte non so dire, pensieri che respirano di te. E non so più dove finisce l'inchiostro e incomincia il cuore. Forse nei sogni, in cui ti ho solo per me. O nelle sottili mancanze, che fingo di non accorgermi di quanto ormai tu sia presente, sempre, anche se non ci sei. Quando parlo, penso. Quando scrivo, vivo. E allora ti scrivo quelle parole che a volte non so dire, pensieri che possano arrivare fino a te.
      Elisabetta Barbara De Sanctis
      Composta martedì 18 marzo 2014
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