Si chiamava Ivan il Terribile XXXII, discendente diretto di Ivan il Terribile I, appartenuto allo Zar Nicola, leggendario campione di caccia al mugiko nella steppa, e fucilato come nemico del popolo durante la Rivoluzione di Ottobre sulla Piazza Rossa.
Step: "È nervosa?" Signora: "Da morire." Step: "Tanto, signora, se è destino è destino." Signora: "Che vuol dire?" Step: "Quello che ho detto." Signora: "Sì, ma cosa ha detto?" Step: "Ha capito benissimo." Signora: "Sì, ma speravo di non capire. Ho il terrore degli aerei." Step: "Non si era capito... Pensi che la maggior parte dei disastri aerei avviene alla partenza oppure..." Signora: "Oppure?" Step: "All'atterraggio. Cioè fra poco." Signora: "Ma che sta dicendo?" Step: "La verità, signora, bisogna sempre dire la verità."
- Soldato [in tedesco]: Attenzione! Attenzione! Silenzio! C'è un italiano che sa il tedesco qui? - Guido [a Bartolomeo]: Che ha detto? - Bartolomeo: Cercano uno che parla tedesco, spiega tutte le regole del campo. [Guido alza la mano] Che sai il tedesco? - Guido: No. - Soldato [in tedesco]: Ascoltatemi tutti; lo dico soltanto una volta. - Guido: Comincia il gioco, chi c'è c'è, chi non c'è non c'è. - Soldato [in tedesco]: Siete stati portati in questo campo per un motivo... - Guido: Si vince a 1000 punti. Il primo classificato vince un carro armato vero. - Soldato [in tedesco]:... per lavorare! - Guido: Beato lui. - Soldato [in tedesco]: Ogni sabotaggio è punito con la morte. Le esecuzioni avvengono sul quadrangolare con degli spari alle spalle. [si indica la schiena] - Guido: Ogni giorno vi daremo la classifica generale da quell'altoparlante là. All'ultimo classificato verrà attaccato un cartello con su scritto "asino", qui sulla schiena. - Soldato [in tedesco]: Avete l'onore di lavorare per la nostra grande madrepatria e di partecipare alla costruzione del grande Impero Tedesco. - Guido: Noi facciamo la parte di quelli cattivi cattivi che urlano, chi ha paura perde punti. - Soldato [in tedesco]: Non dovete scordare mai tre regole generali: 1) Non provate a scappare; 2) Seguite ogni comando senza fare domande; 3) Ognuno che protesta vien impiccato. È chiaro? - Guido: In tre casi si perdono tutti i punti, li perdono: 1) Quelli che si mettono a piangere; 2) Quelli che vogliono vedere la mamma; 3) Quelli che hanno fame e vogliono la merendina, scordatevela! - Soldato [in tedesco]: Dovreste essere contenti di lavorare qui. Non succederà niente a quelli che rispettano le regole. - Guido: È molto facile perdere punti per la fame. Io stesso ieri ho perso 40 punti perché volevo a tutti i costi un panino con la marmellata. - Soldato [in tedesco]: La compiacenza è tutto! - Guido: D'albicocche. - Soldato [in tedesco]: [un altro soldato gli dice qualcosa all'orecchio] Altra cosa: - Guido: Lui di fragole. - Soldato [in tedesco]: Quando sentite questo fischio dovete venire rapidamente sul quadrangolare... - Guido: Ah, non chiedete i lecca-lecca perché non ve li danno: ce li mangiamo tutti noi. - Soldato [in tedesco]:... ogni mattina... - Guido: Io ieri ne ho mangiati 20. - Soldato [in tedesco]:... farete una fila, due persone di fianco... - Guido: ... Un mal di pancia... - Soldato [in tedesco]:... ogni mattina... - Guido: ... però erano boni... - Soldato [in tedesco]:... per l'appello. - Guido: ... lascia fare... - Soldato [in tedesco]: Altra cosa: lì dietro lavorerete. Capirete facilmente le dimensioni del campo. - Guido: Scusate se vado di fretta, ma oggi sto giocando a nascondino, ora vado, sennò mi fanno tana.
- "E poi cosa è successo?" - "Gli ho messo una vedova nera sotto le lenzuola, una femmina, sono le peggiori, ne ha avuto per una settimana per morire... ho fatto male?" - "No! Basta che non diventi un'abitudine..."
Signora: "Vede, allora è facile. Quando a una ragazza le si dice che è gnocca, vuol dire che è 'buona' come quelli che ha mangiato lei." Step: "Sì, ma mi fa ridere pensarla come uno gnocco. Mi sa di... come si dice... ecco: goffo!" Signora: "E no! Lei deve pensare a quegli gnocchi con sopra il sugo caldo, quel pomodoro dolce, quelli che si sciolgono in bocca, quasi si incollano tanto che la lingua poi li deve staccare dal palato." Step: "Sì, insomma ho capito. A lei piacciono da morire gli gnocchi." Signora: "Abbastanza." Step: "Li mangia spesso?" Signora: "A Roma molto spesso. A New York non ho mai mangiato italiano, che ne so, così, per principio." Step: "Strano, dicono che ci sono un sacco di ristoranti italiani buonissimi. Oh, ecco, sta tornando la... 'gnocca'."