Alla fine della storia è solo un lavoro. È quello che facciamo, non quello che siamo. Quello che siamo dipende da noi.
dal film "La regola del sospetto" di Roger Donaldson
Alla fine della storia è solo un lavoro. È quello che facciamo, non quello che siamo. Quello che siamo dipende da noi.
Marge: Homer ti vanno le costolette di maiale?Commenta
Homer: No voglio rosbif brutta babbea hehehe!
Regista: Bene; ora pausa pranzo.Commenta
Lisa: Non è che potreste dare qualcosa anche a noi?
Regista: Mi spiace, ma non possiamo interferire con la realtà dello show.
[rivolto ai tecnici] Ehi, voi! Bruciate gli avanzi rimasti: renderà più drammatica la situazione.
Ambè uno di meno nel branco...
Il fine giustifica i mezzi.
Non è ammisibile una topa brizzolata! ... Mi correggo c'è qualcosa di più terrificante di un clown!
Sapevo di non poter correggere il tuo champagne... così ho corretto il suo.
Sono il protagonista della mia vita, mi merito di essere al centro della scena.
Siamo stati creati per essere vigili, scovare il problema per fare le domande giuste, per trovare la causa ultima finché non sappiamo di cosa si tratta...
e possiamo affrontarlo. Serve tantissima prudenza. Oppure possiamo superare noi stessi. Possiamo creare problemi dove non ne esistono...
- Lynette: È un angelo senza ali?
- Bree: Sì, e la Venere di Milo è senza braccia, qual è il problema?