Giulia: Se vuoi possiamo essere amici... Tommaso: Amici?... No... no, amici no... amici... non... amici non... non ce la faccio... eh no, amici... dai... Vedi Giulia, io... io non dico di essere innamorato di te... però sto già un bel pezzo avanti.
Un orologio digitale Timex, rotto. Un profilattico non usato. Uno... usato. Un paio di scarpe nere. Una giacca di un abito nero. Un paio di pantaloni di un abito nero. Un cappello, nero. Un paio di occhiali neri. 23 dollari e 12 cents. Firma qua.
Per tutti la vita è come un ritorno a casa: commessi viaggiatori, segretari, minatori, agricoltori, mangiatori di spade, per tutti... tutti i cuori irrequieti del mondo cercano tutti la strada di casa. È difficile descrivere cosa provassi allora... immaginatevi di camminare in un turbine di neve senza neppure accorgervi di camminare in tondo: la pesantezza delle gambe nei cumuli, le vostre grida che scompaiono nel vento con la sensazione di essere piccoli... e immensamente lontani da casa. Casa, il dizionario la definisce sia come un luogo di origine sia come uno scopo o una destinazione... e la bufera, la bufera era tutta nella mia mente...
È sempre così... Se devo dirti una cosa importante riesco soltanto a scriverti perché parlare davanti a te è impossibile: mi perdo, balbetto, oppure sto zitto come ho fatto anche troppo in questi giorni. Sono troppo incerto e confuso per valere quanto il tuo futuro; è meglio che mi faccia un po' da parte perché tu possa accostare il mio ricordo ai tuoi progetti e valutare seriamente quale delle due cose ti somigli di più, sia piu tua e meriti di più la tua energia e la tua attenzione. La mia paura è che un giorno tu possa identificarmi come i tuoi rimpianti, paura che tu non me lo dica e che lasci a me la responsabilità di leggertelo negli occhi. Tra oggi e quel giorno preferisco partire oggi, perché oggi parto con la certezza che mi ami ancora e ti lascio con la certezza che nonostante tutto e nonostante tutti ti amo anche io...
... Si infatti sono contenta! Sono contenta che mi hai dimostrato per l'ennesima volta di quanto sei egocentrico! Tu mi hai lasciata mentre dormivo, hai rifiutato le mie chiamate, mi hai respinta dopo che sono venuta a cercarti a chilometri di distanza da casa, senza neanche preoccuparti del fatto che io non avessi un posto dove dormire, dove mangiare, dove piangere per quella tua faccia di merda! E adesso cos'è, eh!? Ti è passata la paura? Hai fatto il grande rientro? Hai trovato la grande soluzione! Questo tuo grande atto di coraggio! Eh certo perché non è mica colpa tua se noi ci siamo lasciati giusto!? No, è colpa dei nostri genitori... Eh si, perché adesso questo fardello del nostro amore impossibile deve passare a loro, dopo che l'ho tenuto io! Cos'è la nostra storia eh!? Una partita di palla avvelenata... Però c'è soltanto un'unica regola: che la palla non deve mai rimanere a te! E allora sai cosa c'è Marco? Che adesso tu ti prendi le tue canzoni, i tuoi mezzi piagnistei, i tuoi mezzi sorrisi, le tue lettere strappalacrime e te ne vai dritto all'inferno!
Riccardo: Lo so che pensi che sono un coglione, e forse hai anche ragione, ma almeno quando c'è il sole, io sorrido... Oggi c'è il sole Giada, te ne sei accorta?