Scritta da: Marilena P
in Frasi di Film » Telefilm
Tutti passiamo attraverso la vita come elefanti in una cristalleria.
Dr. Meredith Grey (Ellen Pompeo)
dal film "Grey's Anatomy" di Serie TV
Tutti passiamo attraverso la vita come elefanti in una cristalleria.
- Meredith: Se vuoi parlare con me ci sono delle regole!
- Mark: Davvero nel club degli amanti clandestini ci sono regole.
- Meredith: 1 non si flirta! 2 non si parla di Derek. 3 non si fa quella faccia.
- Mark: Quale faccia?
- Meredith: La faccia del dottor Bollore... Non attacca con me... Non funziona.
- Mark: Se io fossi andato per boschi ti avrei invitato per riscaldarmi.
- Meredith: Sono appena state infrante le regole 1,2, 3.
La chiave per avere successo come specializzando è rinunciare, al sonno agli amici, a una vita normale. Sacrifichiamo tutto per un momento speciale, il momento in cui ufficialmente puoi considerarti un chirurgo.
Ci sono giorni in cui pensi che valga la pena sacrificarsi, e ci sono giorni in cui ogni cosa sembra un sacrificio.
E poi ci sono sacrifici che non si capisce proprio perché si facciano.
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Un vecchio saggio una volta disse "Puoi avere qualsiasi cosa nella vita se sacrifichi tutto per quella cosa"
Quello che il saggio intendeva dire è che ogni cosa ha un prezzo, quindi prima di affrontare una battaglia è meglio decidere quanto si è disposti a perdere.
Molto spesso fare quello che ti far star bene non significa fare ciò che è giusto.
E aprirsi a qualcuno significa abbattere i muri che hai costruito per tutta la vita.
Ovviamente i sacrifici più duri sono quelli che ci piombano addosso all'improvviso, quando non c'è tempo di escogitare una strategia, di fare una scelta, o di valutare le potenziali perdite.
Quando questo accade, quando è la battaglia a scegliere noi e non viceversa allora il sacrificio diventa più grande di quanto riusciamo a sopportare.
Alla facoltà di medicina ci sono decine di lezioni che ci insegnano la morte. Ma nessuna per insegnarci a vivere.
- Derek: Meredith.
- Meredith: Vattene!
- Derek: Aspetta, parliamone un po'.
- Meredith: Vuoi parlarne? No e per favore non seguirmi.
- Derek: Fammi almeno spiegare!
- Meredith: Vuoi spiegare? Sai quando dovevi spiegare? Quando ci incontrammo al bar, prima che iniziasse tutto! Sì, in quel momento dovevi parlare.
- Derek: Senti, lo so cosa provi.
- Meredith: Tu lo sai? Scusami ma non ci credo, perché se lo sapessi non fiateresti nemmeno, ti volteresti e torneresti subito dentro perché avresti capito che ho una gran voglia di salire in auto e investirti e passarti sopra almeno un migliaio di volte!
Tutti noi passiamo attraverso la vita come elefanti in una cristalleria. Graffiamo qui, rompiamo lì, facendo del male a noi stessi, ad altre persone...
Il problema è trovare il modo di riparare alle ferite che abbiamo inferto, o che qualcuno a inferto a noi.
A volte il dolore ci coglie di sorpresa... a volte pensiamo di poter riparare al danno... e a volte il danno è qualcosa non riusciamo neanche a vedere.
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Siamo tutti feriti a quanto pare, alcuni di noi più di altri.
Ci portiamo dentro le ferite dell'infanzia, poi da adulti restituiamo quello che abbiamo ricevuto.
In fin dei conti tutti noi feriamo qualcuno. E poi ci mettiamo all'opera per rimediare, per quanto possiamo.
Nel gioco si dice che una persona ha la stoffa per entrare in partita oppure no. Mia madre era una dei campioni, mentre io... io sono fottuta.
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Non riesco a trovare una ragione per la quale vorrei fare il chirurgo, riesco a trovarne migliaia per cui dovrei smettere.
Rendono apposta le cose difficili. Abbiamo delle vite nelle nostre mani.
Arriva un momento in cui diventa più che un semplice gioco e puoi fare quel passo in avanti oppure voltarti e andare via.
Potrei mollare ma c'è un problema... mi piace troppo l'arena.
- Meredith: Hai detto che io e Derek non c'è l'avremo fatta...
- Cristina: E sono stata carnicamente impalata per averlo detto.
- Meredith: Ma hai ragione, la gente non vive per sempre felice e contenta, la gente malapena riesce a vivere... e allora perché dovrebbe essere diverso per Derek e me?
- Cristina: Meredith, perché ti importa di quello che penso io?
- Meredith: Perché tu sei la mia persona! E se farò questo con lui, e se divento una ragazza sana, tenera e sdolcinata che convive... Ho bisogno di te. Devo sapere che ci sei, ho bisogno che mi incoraggi, perché sei l'unica che mi conosce, veramente. Che sa tutto di me. Ho bisogno che fai finta che c'è la farò anche se non ci credi. Perché se mi abbandoni adesso, sul serio non c'è la farò. E non avrò mai il lieto fine questa sarà solo...
- Cristina: La vita.
- Meredith: Guarda che ti sto pregando.
- Cristina: Io credo che tu e Derek c'è la farete, farete funzionare la cosa...
- Meredith: Lo dici solo per farmi felice?
- Cristina: Sono la tua persona, sono dalla tua parte.
- Meredith: Owen, lei non ha ancora abortito. Lo vuole fare e non può per causa tua, perché ti ama. E tu invece di amarla la punisci. E per cosa? Perché è la donna di cui ti sei innamorato?
- Owen: Questi non sono affari tuoi, Meredith.
- Meredith: Sai cosa succederà se Cristina avrà un figlio che non vuole? Potrebbe ucciderla. Fingere di amare un figlio almeno quanto ama la chirurgia potrebbe arrivare a ucciderla. E rovinerà vostro figlio. Lo sai cosa vuol dire essere cresciuto da una persona che non ti vuole? Io si. Sapere che hai ostacolato la carriera di tua madre? Io si. Io sono stata cresciuta da una Cristina, mia madre era come lei. E da figlia non desiderata io ti dico: non farle questo. Perché lei è gentile e affettuosa e non può farcela. Il senso di colpa per il rancore verso vostro figlio la mangerà viva.
Meredith: Non ne posso più. Parlano, si dividono il cibo, usano cose, respirano...
Christina: Cacciali.
Meredith: Non posso, sono stata io a dirgli di venire.
Christina: Vuoi reprimere tutto in un'oscura parte della tua psiche finché un giorno esploderai e li farai a pezzi?
Meredith: Sì.
Christina: Ecco perché siamo amiche!