Post inseriti da Giovanni Battista Quinto

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Scritto da: Giovanni Battista Quinto
Sul social molti si rivolgono al prossimo come emeriti cavernicoli approdati in un mondo variopinto dotato di ragione, di sentimento; talvolta, però, privo di vincoli atti a soddisfare quel bisogno educativo necessario per la buona riuscita della società stessa. Bisogna rieducare molti individui al viver civile. L'avvento di internet ha dato voce a tante brave persone e ad altrettanti cafoni (con il dovuto rispetto per quanti trasformano l'arida terra in frutti colorati e saporiti), che intraprendon discorsi senza un minimo di buona creanza, offendendo "semplicemente" o magari escludendo a priori possibili varianti non presenti nelle menti tanto grame quanto insulse. Sapete perché l'aggressività aumenterà sempre più? Perché si sta completamente perdendo il senso d'impunità. I tanto praticati ed amati social trasmettono più frustrazioni che gioie in soggetti deboli, privi di una identità vera preparata per poter affrontare la società con dovute maniere. Aumenteranno le violenze di ogni genere, l'educazione si tramuterà in cialtroneria, l'egoismo salirà in cima alle classifiche, la cultura assumerà i tratti caratteriali del mercimonio e la sensibilità di chi sensibile è, provocherà tanto dolore e malcontento.
Composto giovedì 23 novembre 2017
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    Scritto da: Giovanni Battista Quinto
    Chi vive "in superficie" s'accontenta delle apparenze rifiutando di conseguenza la vera conoscenza. Preferisco raggiungere gli abissi del mare affrontando la vita con serietà e determinazione, anche se tutto ciò dovesse comportare rischi incalcolabili ed esasperazione, anziché proseguire a pel d'acqua, accontentandomi d'una mediocrità dilagante ed incoerente.
    Composto martedì 21 novembre 2017
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      Scritto da: Giovanni Battista Quinto
      Il gioco è passione, divertimento, spensieratezza, voglia di relazionarsi, di stare insieme, di confrontarsi in modo costruttivo nonché di esprimere in serenità le personali abilità. La competizione stessa dovrebbe andare oltre non arrestandosi alla sterile quanto cocciuta voglia di predominare, di abbattere ad ogni costo l'avversario o di vincere sempre e comunque. Bisogna abituare il cuore al senso della sconfitta, affinché il dolore non prenda il sopravvento e la rabbia non oscuri un sentimento di amichevole competitività. Il gioco è un'attività d'inestimabile importanza; è l'attività che più di qualsiasi altra sensibilizza i bambini invitandoli al rispetto delle regole ed avviandoli alla società!
      Composto martedì 14 novembre 2017
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        Scritto da: Giovanni Battista Quinto
        Ho letto con non poco dispiacere la storia di una ragazzina stuprata da un Magrebino, la quale, oltre al peso indicibile della violenza, ha dovuto subire un'altra umiliazione da parte di un Padre spirituale che incautamente ha espresso un pensiero personale sul noto social fb. Il commento del Parroco è stato un grido di condanna nei confronti della fanciulla, già provata ed affranta dalla triste realtà che piomba improvvisa sull'anima acerba, vogliosa di tuffarsi nel mondo adulto ed impuro, ma troppo piccola per evitare i pericoli o gli esempi negativi imposti dalla società. Non voglio suscitar polemiche, né puntare il dito contro chi non conosco se non per un aspetto del tutto casuale (in serata ho appreso di questa notizia), però vorrei contestare al Padre l'espressione di sdegno proferita in un momento di poca lucidità mentale; espressione scatenata da rabbia, credo. A mio avviso, non sta bene far pesare alla ragazzina ciò che lei comunque non avrebbe mai voluto subire. Sono cose che capitano. L'errore accomuna tutti, capita di inciampare, di cadere; ma tu, cosa fai? Invece di capire, di captare il dolore evidente di questa adolescente, inveisci contro con foga ed un "pizzico" di aridità? Lei, caro padre, non ha commesso errori nella sua esistenza, sconosciuta ai più? Non fu gesù a dire: "chi è senza peccato, scagli la prima pietra"? Si, fu proprio lui! Ah, caro amico! Se solo la sua coscienza potesse parlare, lei sarebbe sommerso da massi e massoni, altro che pietre ih ih ih;) l'errore fortifica il cuore. La sofferenza che segue allo stesso, conferisce il giusto peso alle "cose" dell'esistenza irrobustendo l'anima. Le sue parole non fanno altro che mortificare o, magari, annientare una "bambina". Serve l'esempio positivo per evitare determinate situazioni. Il guaio è che l'esempio risulta essere spesse volte negativo in una società dedita alla esteriorità, alla frenesia, al guadagno sfrenato, alla voglia di apparire per ciò che non si è realmente. Diamo ai giovani esempi di fede, di amore, di virtù e di valore; non fermiamoci all'apparenza esteriore! Cerchiamo di considerare l'interiorità di questi nostri figli così spaesati, così confusi e tecnologizzati, che ci inviano messaggi in silenzio, senza fare rumore; perché chiusi sempre più nel loro mondo fatto di disagio e di dolore. Dialoghiamo coi nostri pargoli e possibilmente diamo loro esempi positivi. Parlare meno... fare di più.
        Composto sabato 11 novembre 2017
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          Scritto da: Giovanni Battista Quinto
          Il progresso ci porterà fra non molto verso un inevitabile cambio di rotta. La povertà aumenterà drasticamente e con essa le guerre fra popoli. I bambini patiranno sempre più la fame e la sete; ci sarà pianto e precarietà, mentre i ricchi si serviranno dei nuovi mostri (i Robot) per soddisfare la voglia irrefrenabile di lusso. La giurisprudenza favorirà l'uomo danaroso e tutto ciò sterminerà le anime giuste ed innocenti. Ci sarà una privatizzazione globale alla quale seguirà un aumento vertiginoso dei prezzi e, naturalmente, a farne le spese saranno i soliti noti, i poveri in canna, che non avranno neanche la forza di acquistare un semplice farmaco da banco. Dio, alla fine, sistemerà tutto...
          Composto venerdì 10 novembre 2017
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            Scritto da: Giovanni Battista Quinto
            Buongiorno alle donne che piangono, che pregano, che amano; buongiorno alla donna che soffre nel silenzio incessante e pungente, costretta da uomini burberi a far penitenza; buongiorno alla mamma, alla moglie, alla casalinga nonché lavoratrice indefessa. Questo buongiorno è per voi che nonostante le delusioni, serbate in cuor la speranza ed una grande emozione. Or vi pervada un sentimento di purezza e beltà, or vi sproni ad adorare con convinzione il mondo, chi vi conobbe come riflesso d'un luminoso quanto stupendo tramonto!
            Composto martedì 7 novembre 2017
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              Scritto da: Giovanni Battista Quinto
              La scrittura esprime la nostra autentica personalità; essa è amore, passione, sentimento, frustrazione (per me anche questo in base a ciò che ruota su tale attività), espressione profonda, battito d'ali per giungere al cielo, voglia spasmodica di verità. Esalta le nostre fragilità, ciò che la parola stessa non potrà mai cogliere in tale realtà. In ultima istanza non dimentichiamo la forma, l'espressività, la grammaticalità che varia da persona a persona. La scrittura è un'azione individuale e come tale deve risultare personale; riflesso intenso e terso della nostra interiorità.
              Composto domenica 5 novembre 2017
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                Scritto da: Giovanni Battista Quinto
                La vita è in un certo senso legata ad un filo sottile che divide l'aldilà dal presente terreno. Basta un niente per ritrovarsi altrove, in un'altra dimensione. Il pericolo c'è ed è nascosto in ogni dove: camminando per strada, girovagando per casa, ai tavolini d'un bar, su scale mobili in movimento o dentro la propria stanza al buio e nel silenzio; presso le temute stazioni ferroviarie o in quelle di servizio. Ecco: ovunque, siamo in pericolo. La vita è questa; e nel bene o nel male, comunque sia va vissuta fino in fondo senza troppe paure o mille pensieri che dir si voglia...
                Composto sabato 4 novembre 2017
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