Scritto da: MB
Non sono neanche triste. Ricerco dentro me un motivo per cui piangere, mi sforzo di trovarne uno e le lacrime scendono faticose e lente. Questa apatia mi distrugge. Mi scava dentro e tira fuori il peggio di me.

Ventiquattro anni di solitudine, inframezzati da brevi incontri. Anni di fatiche, di riflessioni, di lotte con me stessa e con quelli che mi stanno attorno per arrivare a questo: un vuoto incolmabile che c'è sempre stato e non è mai stato risolto.
Rapporti fragili, incastrati alla meglio fra due vite estranee, incrociatesi per pochi casuali istanti. Rapporti spezzati, dissolti nella piatta quotidianità. Il tempo scorre inesorabile e ci si aggrappa a qualsiasi cosa con le poche forze rimasteci, senza entusiasmo, per cercare di capire il mondo e capire noi stessi. Trovare la propria strada e ritrovare la propria vita, il proprio interno, l'energia che muove noi e da ultimo anche il mondo.
Maria Bi
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