Scritto da: Lina Viglione
Una coscienza pulita.
C'è chi ha la coscienza sporca e chi pulita. Ma quella sporca è così abbondante e diffusa che non esiste nulla per poterla distruggere. L'uomo, nel percorso della sua vita, accetta dei ruoli con, delle maschere che gli derivano dalle società condizionate, senza neppure rendersi conto.

Ogni individuo, assume un atteggiamento diverso, ed necessita di assumere maschere diverse. Ne consegue quando una persona a passeggia per le strade, come vede uno specchio si ferma e si osserva, ma improvvisamente, si accorge che quello che vede riflesso, non è affatto lui.

E tuttavia in un attimo sfuggente si rende conto che sta mettendo sotto terra il suo "io" per essere gradito agli altri senza neppure rendersene conto, ovviamente. Ed è in quei momenti che si rende conto di aver dilapidato la sua vita, di essere stato solamente un fantoccio nelle mani degli altri.

Ecco che lo specchio diventa l'irripetibile ponte di accesso a ciò che in realtà lui è, e finalmente se ne rende conto, si sente all'improvviso un criminoso e ne ha quasi terrore, poiché solo alla vista, lo potrebbe portare a una vera paranoia. La coscienza è quell'ente che porta dolori quando le altre parte del corpo si sono in ottima forma.

Lo specchio indica l'atto di guardarsi dentro per fare un esame di coscienza, e gli spaventa vedere il male che c'è in lui. Come metafore, teme "Lo specchio dell'anima" che potrebbe presentargli la sua coscienza imbrattata. Ma per la sua salvezza ci sarà sempre la speranza, quando la coscienza si presenta a lui a lui per rimproverarlo.

Scrisse Totò: Di notte, quando sono a letto, nel buio della mia camera, sento due occhi che mi fissano, mi scrutano, mi interrogano, sono gli occhi...
della coscienza.
Composto domenica 30 novembre 2008

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