La pelle, veste vivente donata dal Creato alla responsabilità del nostro libero arbitrio ha la sacra funzione di mettere in comunicazione i vividi ambienti, interno ed esterno, tutelando equilibri.
Avvolge il nostro corpo come tela vivente o come monitor al plasma è connessa al nostro umore: rabbia, paura, gioia, l'intime emozioni irradiano sorgive effervescenze.
Nell'umanità notiamo varie sfumature carnali, esposte al sole rivelano... suggestive tonalità
Inoltre ha l'importante incarico di segnalarci anomalie interne, contatti cruenti con l'esterno
Nel disegnare/tatuare idee d'appartenenza o significativi ricordi, su tela o statua d'autore, è condotta incivile dissacratoria delle opere d'arte, vivono solo nel sensibile riverbero di chi le osserva, quelle disegnate diventano sfregi sopra quelle esistenti; è il disturbo di saggi oratori che parlano simultaneamente.
La pelle, un'opera d'arte vivente in sintonia al vivido respiro la possiamo: massaggiare, picchiettare, sfiorarla, coccolarla, come tavolozza usarla (senza violarla con tecniche e prodotti) nell'apporre disegni, scritte, colori, che si eliminano nel lavarsi riscoprendo nell'esserci secondo natura spoglio da ego mentali
Incantati in reciproche tenerezze, accarezzarla senza tatuaggi, risvegliamo vergineo eros, nella vivida bellezza orgasmica.
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