Scritto da: Ilaria Sansò
Cara (...),
tu vedi un po' che stupida che sono. Sono qui, con le lacrime agli occhi, senza una ragione particolare; oppure, oppure una ragione ce l'ho e tu la conosci bene. (...) non ha senso tutto questo. Io non ce la faccio più. Vedo tutto nero. Vedo i suoi occhi in una fotografia e mi dico "dovrebbero guardare me". Manca la sostanza, non ho niente dentro. Il vuoto è assenza di materia. Acceleriamo, si può? Esiste un telecomando? Posso andare a dare un'occhiata, solo per vedere se sarà nella mia vita, ancora una volta? Solo per vedere se sarò felice. Ma la felicità non ha senso se non c'è, non c'è ora e mi manca. Oppure, possiamo tornare indietro? A quando gli parlavo, dico. Mi sentivo bene. Tu mi vedevi. Vedevi che sorridevo; con il cuore, intendo. Che sfrecciavo felicità da tutti i pori. Vedevi anche che ero un po' triste, certo. Ma era una tristezza che tutt'ora c'è. La tristezza dovuta al fatto che è lì, lontano da me. Dove sono finita, eh? (...), tu lo sai? Mi sono persa in un mondo che neanche conosco. Cosa da stupidi. Sono stupida. Sono lontana. Sono innamorata. Ora chi va a riprendermi da lì, da così lontano? Chi va a raccogliermi? A raccogliere ciò che di me rimane. Il battito delle mie dita sulla tastiera è assordante. Mi scuote il cervello come un terremoto. Il sapore di queste parole è come acido, mi corrode viva. Uccide. Qui non c'è una fine definitiva. Io non la vedo, mi dispiace. Sono parole che fanno male. Bruciano come fuoco sulla lingua. Gliele urlerei contro, te lo giuro. Addosso. Non mi sentirebbe. Non l'ha mai fatto. Non ha mai voluto ascoltarmi. Anche per telefono non l'avrebbe fatto, son sicura. Ma è un problema, rimane un problema. È lontano da me da mesi. È lontano... e mi manca. (...), Dio non vuole ascoltarmi.
Lo so, Dio non me lo riporterebbe indietro e neanche tu puoi fare qualcosa. Possibile che lui non soffra tutto questo? Sono davvero così poco importante? Però, vedi? Il problema è anche un po' il mio. Sono distante anch'io. Da tutto. Da tutti. Dai miei familiari. Da chi ha tanto bisogno di me e non trovo le forze per aiutare... Da te che stai leggendo. Lontana dai sorrisi veri, dalla vita. Se allungo le braccia posso abbracciare le persone che mi circondano, ma mai farlo veramente. Perché io realmente non ci sono. 'Non essere presentè. Sul mio cuore c'è questa scritta, sì. 'Non essere presentè. Sono lontana. È una vita che sono lontana. Non ce la faccio. Voglio andarmene via.
Qualcuno mi aiuti, chiunque.
Lui magari, lui.

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