Scritto da: Cetty Cannatella
Ringrazio il dolore. Mi ha colpita, addentata, piegata, pugnalata. L'ho maledetto, l'ho bestemmiato... mi ha accecato e l'ho frainteso ho inghiottito affannosi respiri, deglutito bocconi indigesti... ho dovuto confrontarmi con il giudizio e la cattiveria, fare i conti con l'ignoranza e la sapienza. Nel piegarmi le mie ginocchia hanno toccato la polvere e la pozza di lacrime. Ho rivoltato la mia quotidianità come un calzino. E poi il coraggio a messo le mani sui fianchi, ha scosso la polvere e con voce ferma mi ha detto: alzati ed esci fuori a guardare il cielo. Ed ora il dolore lo ricordo come un duro e saggio maestro. Il coraggio è il tremito che ti scuote per guardare in faccia la vita. Il primo passo è il rispetto di se stessi. E mai pensare che gli altri ti infliggono il dolore, nessuno può darti nulla se tu non lo permetti. Ed ora vivo serena, con la consapevolezza che tutto insegna, ma che il passato è una pagina chiusa e il presente un libro pieno di avventure che con entusiasmo ancora leggo.

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