Due mani intrecciate, un gratta e vinci per esorcizzare la partenza.
Un trolley fucsia.
Lei con le lacrime sospese ma dentro una voce che gli ordinava: zitte e ferme dove siete!
Prendiamo un the in due?
Una tazza e una bustina di the che a forza di aggiungere acqua calda sono diventati tre.
Un mi mancherai sussurrato piano mentre i cuori urlavano: ma dove vai senza di me!
Un bacio, un altro bacio e poi un altro ancora con gli occhi che non si chiudevano spechiandosi fino alla fine.
Una coppia come tante in aeroporto, un aereo che decolla come tanti altri...
Destinazione casa la mia?
No!
La mia casa sei tu, la piccola cucina dove mi sbizzarrivo a rimpizzarvi di cibo come fanno le donne del sud.
Una mina vagante io, che persa nei miei discorsi lavo la caffettiera elettrica sotto l'acqua corrente, che spalanco le finestre e sento caldo anche se fuori ci sono zero gradi...
Che mangia cioccolata a tutte le ore e tu sorridi divertito perdendoti nei miei occhi e nonostante le mie schegge di distrazioni e guai progetti il futuro insieme a me.
Questa è la mia casa, lì al centro del tuo cuore spalancato come una finestra che attende l'alba, il sole e questa Sicula che si perde e vive del tuo immenso amore.
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