Scritto da: Bernardo Panzeca
Non è affatto vero che i Natali sono tutti uguali. Quando si è bambini cambia proprio tutto. Cambiano i regali, cambiano i sogni, cambiano i desideri e cambia l'entusiasmo. L'atmosfera tutta è diversa quando si è bambini nel periodo natalizio. Cambiano persino le luminarie e i profumi di caldarroste che si levano al cielo silenziosi e leggiadri. Appaiono immense le prime e come fossero elfi gioiosi i secondi. Quando si è bambini e gli abeti si illuminano sono diversi i battiti, gli sguardi, cambia il modo di attendere e fare le vacanze, cambia la spensieratezza e cambiano i ricordi.
Eh sì, proprio i ricordi...
Da bambini non si ricorda tanto perché si è impegnati a fare altro. A giocare, a correre a cadere e a rialzarsi. Sorridendo e senza mai alcun pianto.
Da bambini non si piange quasi mai, o meglio, quando si piange ci si asciuga poi le lacrime sorridendo. Un gran sorriso e via di colpo, si ricomincia a giocare e a correre come prima.
Il Natale da bambini è proprio diverso da quello dei grandi.
I grandi diventano malinconici, silenziosi, ritornano indietro nel tempo osservando le luci dei presepi e le stelle sugli alberi.
Ricordano gli affetti più cari e coloro che sono andati via chissà per quale mete o luoghi misteriosi.
Ricordano loro stessi quand'erano bambini. Quando papà chiudeva la porta a chiave e la mamma rimboccava le coperte dando il bacio della buonanotte.
Ricordano quell'albero di Natale come il più bello, più luminoso e caldo, perché anch'esso spensierato.
Anch'esso sicuro e protetto.
Anch'esso con una mamma e un papà in casa...
Composto lunedì 4 dicembre 2017

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