in Diario (Pensieri)
A cosa serve la
"Giornata della Memoria" se poi non si è disposti a cambiare per essa?
Composto giovedì 27 gennaio 2022
A cosa serve la
"Giornata della Memoria" se poi non si è disposti a cambiare per essa?
Ciò di cui ha bisogno un lavoratore è di essere trattato come un essere umano e non come un calzino da girare e rigirare. Correttezza ed educazione sono i principi fondamentali che un dirigente deve adottare per il benessere del suo team, perché un ambiente ostile, fatto di urla, imposizioni e ricatti, toglie energia e volontà.
L'amore è una tumultuosa trama fiabesca intrisa di passione vissuta dai cuori palpitanti innamorati, interpretando ogni suo singolo effluvio sulla propria pelle quando assaporano totalmente il suo splendore intenso in perfetta armonia.
Non ho mai avuto voglia di adattarmi a nessuno. Il mio tempo corre inesorabilmente e non altro valore da questa vita; perciò, non posso e non voglio sprecarlo. Sarò sempre cortese e disponibili con tutti rispettando sempre i miei limiti, certi incontri non bisogna forzarli, chi vuole restare sa i miei standard. Non amo la quantità, adesso è il momento della qualità. Sia dall'amore che dall'amicizia esigo il vero. Le cose belle hanno il passo lento ed io aspetterò quella bellezza, dovessi metterci tutta la vita.
È inutile che vi chiediate il perché. La risposta è nelle tasche del vostro cuore... però prima dovreste dare una lustrata alla vostra anima.
La paura è solo un'emozione.
I sogni sono come le impronte dei tuoi passi nella neve, alle prime luci dell'alba entrambi svaniscono.
La pazienza della pesca,
stivali di gomma immobili
nella corrente veloce.
Danza sfuggente
la carpa attorno all'amo,
sazia non lo abbocca.
Ha da fare nel traffico
del fiume, denso
come quello urbano
nell'ora di punta.
Il motivo del suo correre
è pari al mio?
Non pesco per fame,
se no sarei già morto;
ma per sentire addosso
l'attesa, lo scorrere del tempo
bagnato e liquido
come l'acqua in cui sono immerso.
Impermeabile nell'umidità,
testa fuori, ossigeno e nulla più.
Dove siamo diretti
mentre stiamo ad aspettarci?
Il rancore evoca l'odore rancido del risentimento.
Il bambino che è in me chiede ancora "Perché", pur non avendo risposte da certi comportamenti.