Pensieri


Scritto da: Laura Lapietra
in Diario (Pensieri)
Lucente d'amore

Uno spiraglio di luce
un nuovo sentiero
nel labirinto del cuore
in fuga dalla uggia tristezza.
Una corda da afferrare
con tutto il coraggio
per non perdersi dentro
ubiquitando paturnie!
E oltre ogni speme
un nuovo respiro,
un nuovo sentimento
in lacrime senza fiato.
Ed è magia sotto il sole,
un pianto represso nasce
ma che si tramuta in silenzio
mentre feconda l'amore
nel nitente mio cuore
ove ramifica animando vita
che nell'anima esplode.
Per lei splende autentico
l'amor come diamante
per illuminare il suo volto
riflesso nel cielo dei sogni,
promettendomi nel suo miele
da donarmi e nutrire consolando il mio tribolo
che disegnava lesto
la sua essenza persa
nei venti delle mie avvilite
delusioni e cineree amarezze
tramutate in fulgida gaudia letizia floreale d'amore!
Oh lei, solo lei ormai
era la luce vermiglia
nel mio azzurro paradiso,
armonioso eco corochirè
nell'anima mia rapita,
gaia gemma d'amore
sul ramo del mio zelo per lei!
Oh lei, lei che non sol
tutto questo è per me
nel firmamento infinito
del mio destino,
lei l'amore agognato,
inatteso e approdato,
lei, l'amore della mia vita
lei, l'amore...
l'amore che
non sapeva fosse.
© Laura Lapietra.
Composto mercoledì 22 giugno 2022
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    Scritto da: Teresa Rocco
    in Diario (Pensieri)
    Ho immaginato una camera con luce soffusa, candele, musica di sottofondo, due bicchieri di vino rosso e noi due che balliamo un lento. Ho immaginato le tue braccia forti che mi stringono e i tuoi occhi profondi che mi contemplano come se fossi la creazione più bella dell'universo, tu che mi dici che mi ami, io che mi imbarazzo e sento il respiro che si blocca, un brivido lungo la schiena e per un attimo penso che sto perdendo i sensi.
    Ho immaginato noi due e tutto il resto fuori. Come se la vita fosse eterna, come se nulla contasse più dell'amore, di te per me, di io per te, di quel momento di un bacio senza bugie, senza finzioni, nudi davanti a noi stessi, come se a sentire quella gioia intensa fossimo entrambi, nello stesso istante in cui i nostri sguardi si incrociano e non si hanno bisogno di parole perché sappiamo già tutto, io e te ci capiamo così, sorridiamo perché pensiamo entrambi "non siamo pazzi, questo è tutto vero".
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      Scritto da: Teresa Rocco
      in Diario (Pensieri)
      Più mi allontano da te, più mi avvicino a me stessa, a quella persona che avevo lasciato indietro quando ti ho conosciuto, perché non si addiceva al tuo stile e alle tue credenze.

      Se solo fossi stata più forte. Se avessi avuto più consapevolezza di me, allora, più audacia. Non ti avrei accontentato, non mi sarei annullata per renderti felice. Avrei puntato i piedi, avrei lottato per quello in cui credevo e difeso la mia identità. Avrei impacchettato le mie quattro cose e me ne sarei andata senza fare rumore, preservando il mio orgoglio e la mia dignità.

      Invece, ho perso tutto a causa tua.

      Ho perso la voglia di ridere, l'abitudine di sognare, l'incosciente ebbrezza delle scelte avventate, quelle dolci che non fanno male a nessuno, quelle piccole sorprese, spontanei moti di leggerezza, che solo un animo sensibile sa comprendere.

      Ho perso la bellezza dell'incanto, l'ingenuità grossolana, la naturalezza dei modi.

      Ho perso la profondità di uno sguardo, la poesia dei gesti, il romanticismo della prima stella della sera.

      Se solo avessi dato valore al tempo e a me stessa. Se avessi saputo ascoltare il mio sesto senso, quella voce interiore che ha continuato a sussurrarmi in tutti questi anni: non è Lui.
      E invece, ho lasciato che tu penetrassi nei luoghi più nascosti del mio essere, ti ho lasciato sconfiggermi con l'inganno, utilizzando le armi più subdole che avevi a disposizione: le mie debolezze.

      Ti ho lasciato calpestare il mio amor proprio e corrodere le mie sicurezze, finché vedendomi inerme e senza forze mi hai lasciato a terra morente, senza avere neanche la decenza di ammettere le tue colpe.

      Però ti voglio ringraziare, perché dallo sconforto ho acquistato chiarezza su quello che sono e quello che posso diventare, ma soprattutto su quello che non voglio essere. Grazie alla tua freddezza ora sono più paziente. Grazie al tu negletto, dò più valore ai piccoli gesti. Grazie alla tua incostanza ho capito quali sono le mie certezze, ho capito che avevo una vita prima di te e che quella vita mi aspetta per riemergere più vigorosa e scoppiettante di prima, vita che fa rumore, vita che ti entra nelle viscere e ti inonda le vene non di semplice voglia di "esistere" ma voglia di essere orgogliosamente Teresa.

      Più mi allontano da te, più mi avvicino a me stessa.
      Composto venerdì 8 febbraio 2019
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        Scritto da: Laura Lapietra
        in Diario (Pensieri)
        Gocce

        Siamo gocce d'oceano
        diamanti liquidi
        che incantano
        nell'immenso unico mare
        che ci unisce
        nel suo grembo
        per essere sol un corpo,
        un sol suono,
        un sol lamento,
        un sol canto
        lesto nell'intensità
        del suo ceruleo colore,
        ma non saremo
        mai gocce uguali
        per veemenza propria
        sulla pelle del destino,
        sulla sponda delle risoluzioni
        nel palato affamato
        di difficoltà spasmodica!
        Non saremo altri
        che gocce di stelle
        segmenti intersecantisi
        regolari o irregolari
        sul pentagramma
        della vita che suona
        a ritmo di bonaccia
        ricamata dalle turbolenze
        quando incombono
        minacciose,
        a stordire l'intensità
        dell'essenza propria
        nello spruzzo
        dell'istante che ci separa
        sullo scoglio della falesia.
        Infine saremo gocce
        gocce di polvere
        disperse nel tempo
        nel prosciugarci
        quando soli,
        lontani dal manto blu!
        Avremmo desiderato
        essere unici
        piuttosto che uguali
        nelle diversità
        che ci contraddistinguono
        seppur natii
        dallo stesso fottio
        delle stesse acque d'oceano
        che dominano le inclinazioni
        dei nostri cuori
        nel vasto mare della vita,
        senza dimenticare mai
        che privi di esso
        sin dalle origini
        non saremmo neppure
        semplice polvere.
        Composto martedì 21 giugno 2022
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