Dopo un po' impari la sottile differenza tra tenere una mano e incatenare un'anima. E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno e la compagnia non è sicurezza. E inizi a imparare che i baci non sono contratti e i doni non sono promesse. E incominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta e con gli occhi aperti con la grazia di un adulto non con il dolore di un bimbo. Ed impari a costruire tutte le strade oggi perché il terreno di domani è troppo incerto per fare piani. Dopo un po' impari che il sole scotta, se ne prendi troppo. Perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima, invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori. E impari che puoi davvero sopportare, che sei davvero forte, e che vali davvero.
Non conosco l'originale e la andrò sicuramente a leggere.
Ma nel frattempo io esterno le mie perplessità sul significato che in questa revisione si vuol dare all'indipendenza dell'essere umano.
Non condivido affatto il significato e lo spirito negativo che inevitanbilemente comunica. Per citare alcune frasi popolari e non: "l'unione fa la forza", "due sono meglio di uno" e così via, frasi concise che hanno un significato più profondo e positivo di questa poesia che rafforza solo lo spirito di indipendeza quale unica alternativa all'empblematico ed essenziale rapporto umano e interpersonale come potrebbe essere la coppia. Ma l'applicazione si potrebbe estendere anche a parentele quali genitore-figlio, fratelli ecc... o alla profonda e vera amicizia.
Sia ben chiaro è solo un mio modesto parere.
Commento per esperienze personali che hanno toccato il mio animo e da questa poesia vedo solo la forte volontà di darsi una ragione per essere la parte lesa della fine di una storia, o come nel mio caso è la poesia che scoprii fece riflettere la mia partner che aveva intenzione di lasciarmi dopo 9 anni di matrimonio, già, bel conforto è andata a scovarsi!
La poesia NON è di shakespeare... chi parla di "dovere di cronaca" dovrebbe anche, per lo stesso dovere, citare la fonte. Di quale opera di Sakespeare farebbeparte? certo non dei sonetti, né del "Ratto di Lucrezia", né di "Venere e Adone"...
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