Siamo a Bologna coperti di freddo, vediamo la gente che s'allarga e trasale. Le luci son tante, salutiamo il Patrono! abbiamo voglia di andar per negozi e vestirci di nuovo. Sugli Asinelli un orizzonte alpino.
Via Rizzoli incomincia a rullare: un andazzo carnal-mordente, batte sui muscoli indolenziti. Ci muoviamo di musica è tutto un sognare, son bianche le tende come panna montata, il tintinnar d'arte artigianale, balla nell'aria gelata col profumo di cioccolata.
Ci dirigiamo verso la fiamma d'un dehors, ordiniamo birre e brioches: si gioca a vinciperdi! Quest'anno la Torre è smorzata: la sera mugugna nelle sue feritoie e pompeggia sotto i portici.
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