Le scale: chi le scende, chi le sale, chi ne è sceso e le risale, chi le guarda e gli vien male, chi diventa un animale a vedere chi le sale con fatica minimale in virtù del nazionale calcio in culo sindacale, baronale, clericale, sessuale, episcopale...
Ma...
c'è chi vive un sostanziale equilibrio razionale tra l'affanno esistenziale e la lotta abituale di chi scende, chi risale, chi li guarda e gli vien male, chi diventa un animale a guardare chi le sale; e sta là, col cannocchiale, nella piana alluvionale, dove non ci sono scale.
Non le scende, non le sale; e gli sembra innaturale, maniacale, demenziale, quella scala artificiale, quel furente carnevale, quella stramba cattedrale di miserie e capitale, quel groviglio colossale sindacale, baronale, sessuale, episcopale, comunale, provinciale, nazionale, universale...
Non le scende, non le sale. E neanche gliene cale.
Stai nella piana alluvionale: Pessinetto sotto Metafora, la famosa metropoli padana.
Quanto al 5, 5 no, ma 7 sì, e immotivato. Tu quoque...
(Ma chi altri, dirai tu. Eh, un altro quoque...)
Carnevale?
Carnevale è finito, non c’è più
Pulcinella.
Vincenzo è inutile non scomodare i padri,
i nonni, la quercia guercia, il leone, il guerriero, ora anche
l’orso? Ponzo Pilato!
Pino, la festa è finita, non si salgono più scale .
sont faits les joeux
tutti a terra senz’acqua, così se piove è meglio
senza ombrello , l’aria è inquinata
‘ se tanfa ‘o sciato
a napuli
vuò’ dicere k’’e’ malato”. ( si mu0re!)
L’ironia ci fa sopravvivere, ci aiuta?
NO, ci sotterra.
Stiamo applaudendo alla nostra tragedia
trasformata in comica, in farsa falsa e,
la catarsi non ci purifica c' in-cu-la
siamo ca -ro- gne
pasto per le iene.
Che hobby singolare..
Ah, la frase dei fratelli. Sì, spesso sono sveglio di notte, e vedo tutti i quadratini dei miei amici tutti spenti... e... a proposito... ormai devo cooptarti, malgrado il punto interrogativo. : ))))
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