Commenti a Come un filo d'erba di Giuseppe Freda


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Voglio una resa senza condizioni.   : )))
Ripeto, secondo me il voto va motivato: un concorso di poesia non è un concorso di bellezza. Sarebbe stato meglio (e anche più interessante) lasciare anche alla giuria popolare la facoltà di commento  in calce ai componimenti; ma ciò, per come era strutturato il concorso, era lecito aspettarselo quanto meno dalla giuria "qualificata", tanto più in presenza della circostanza che aveva sovvertito le prime 3 posizioni così come emerse dal voto popolare di seconda fase; e che doveva emettere il proprio giudizio solo su 10 componimenti, anziché su 2300.
    Ripeto: parlo de futuro, e non a critica del passato. Cosa fatta capo ha. Ma la mia proposta è quella che ho fatto dianzi: vhe comporta abolizione della giuria qualificata, in un sito in cui persone qualificate non mancano, e sono sotto gli occhi di tutti. Naturalmente nulla vieta ai più grandi poeti, scrittori e critici viventi di iscriversi al sito, dargli lustro, e votare anche loro. Ma come iscritti, non come "patrizi" il cui voto valga il 60% del voto finale rispetto al 40% che vale il voto dei "plebei".  E con voto motivato, sì da dar conto della loro preparazione e della loro fama, e far capire anche agli altri ciò che evidentemente non hanno capito (e che, senza voto non motivato... non potranno capire mai).
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Ok! ... Mi arrendo!
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Sergio, cambia il commento a motivazione: voto unico, concordato e motivato. Così fanno le commissioni di esame (e anche di concorso).
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Concordo con il dire di Alma, e anche con la proposta di Giuseppe che sarebbe da tenere presente in un futuro eventuale concorso.

Però dico a Giuseppe che mi sembra che le qualifiche dei giurati della "giuria qualificata" da qualche parte io le ho viste. Ed aggiungo che la differenza tra la media dei voti ed il voto unico, nel caso di giuria qualificata, mi sembra un inezia ... La giuria stessa potrebbe uscirsene presentando una media quindi cosa cambia?
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postato da Trishtil, il
Concordo con Alberto nel dire che questa poesia è molto bella, più bella anche del L'amore che voglio (seppur quest'ultima mi piace parecchio per la semplicità e l'immagine che trasmette). Concordo con Alberto nel dire che si sta esagerando con critiche allo staff o alla giuria e quant'altro , perchè tutti eravamo coscienti quando abbiamo inserito le poesie in concorso sia del fatto che saremmo stati giudicati dal voto popolare che quello di una giuria qualificata, e se non andavano bene i componenti della giuria era meglio dirlo subito. Concordo con Giuseppe sia quando dice che questa poesia non avrebbe passato la prima fase (infatti molte poesie che io ritengo migliore di quelle finaliste non sono passate, come molti aforismi che io ritengo fossero migliori di quelli in finale, addirittura anche di quello che ha vinto, seppur quest'ultimo era mia),sia quando dice che la forma del concorso e delle votaione avrebbe dovuto essere un po più semplificata (io non ho letto e non ho votato più di 200 opere di quel concorso ed erano più di 2 mila, e forse le migliori 200 sarebbero dovuto rimesse in votazione , sia dalla giuria popolare sia da quella qualificata, ma come già detto prima, il regolamento era già stato reso pubblico, e se non andava bene bisognava farlo presente già in fase di inserimento contributi per il concorso,. Un altra cosa che mi ha lasciato perplessa di questo concorso (era il primo per me in questo sito, e molto probabilmente sarà l'ultimo visto come e andata finire) è il fatto che nessuno accetta i giudizi di nessuno, ma essendo cosi forse sarebbe meglio che ognuno si tenesse le proprie opere nel cassetto e cosi eviterebbe un sacco di scocciature .Ho partecipato in moltissimi concorsi letterari nella mia vita, ne ho vinti parecchi, anche quando pensavo di non meritarli e persi parecchi quando invece pensavo di meritarmelo, ma lo schi*ff*o che ho visto in questo concorso, tra accuse assurdi e commenti del tipo "facciamo 4 chiacchiere al bar alle 5 del mattino dopo  una sbornia" ma una cosa che non avevo visto in nessun concorso era vedere che come una pena Montegrappa (figurarsi se si trattava di altro...) tiri fuori il peggio di persone che vorrebbero essere chiamati poeti o scrittori. (Giuseppe scusa se tutto questo l'ho scritto sotto la tua poesia, ma ho letto i altri commenti e sai che devo dire quello che penso:) Un abbraccio

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