Signore non credo non credo eppure sono qui davanti inginocchiato Ah se sapessi mi piacciono le contraddizioni per poter restare me stesso Sono uno stupido non occorre che te lo dica il meno riuscito dei tuoi figli Sono brutto sono un fallito eppure non ho nulla da chiederti, non voglio miracoli per me, mi accontento che il sole mi dica buongiorno. Signore, non sono qui per fare la ruota come un pavone ma neanche per battermi il petto domandando perdono. Io sono solo un bambino che piange e arranca e fatica. Io muoio su una croce diversa mordendo i chiodi e spingendo i piedi verso il basso a sentire l'erba che cresce.
dal gazzettino del 10 novembre 2013
PORDENONE - E' morto stanotte nel sonno nella sua casa di Andreis il poeta Federico Tavan. Aveva 64 anni compiuti da poche ore, il 5 novembre. Da tempo era sofferente. Da qualche mese aveva lasciato la "struttura protetta" di Spilimbergo dove era stato ricoverato ed aveva voluto tornare nel suo paese dove aveva scelto di morire.
infatti non so se augurarmi di smettere di scrivere perchè tutto è rose e fiori ... o trovare tormento interiore che dilania e crea arte.
.... io smetterei anche :-))
vale anche per me ciò che ha scritto giorgio de luca.......e aggiungo che dai nostri dolori e sofferenze nascono cose grandiose come quelle di questi poeti.
Un saggio disse: se tu dai una cosa a me ed io una a te, alla fina abbiamo sempre una cosa ognuno. Ma se io do un idea a te (o in questo caso un emozione) e tu una a me abbiamo tutti e due di più.
:-)
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