Questa proustiana "ricerca del tempo perduto" è comprensibile quant'indifendibile. Non servono 7 volumi, il romanzo più lungo del mondo e le madeleine per scoprire ch'il rimpianto è nostalgia canaglia (nóstos + álgos = "dolore per il ritorno [assente])": se qualcosa è passato e andato perso significa solo ch'era transitorio, cadùco, effimero. Peggio per noi umani tropp'umani se ci affezioniamo pur sapendolo in anticipo. Un piccola dose d'oltrumanità sarebb'opportuna.
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