Frasi sulla Vita migliori

Frasi belle sulla vita. Frasi, aforismi e citazioni che parlano di vita e di tutte le sue sfumature, qui raccolte tra autori famosi ed emergenti. Ispirati tra queste pagine.
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Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi & Aforismi (Vita)
13 Spunti per la Vita
1 - Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te.
2 - Nessuna persona merita le tue lacrime, e chi le merita sicuramente non ti farà piangere.
3 - Il fatto che una persona non ti ami come tu vorresti non vuol dire che non ti ami con tutta se stessa.
4 - Un vero amico è chi ti prende per la mano e ti tocca il cuore.
5 - Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l'avrai mai.
6 - Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso.
7 - Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo.
8 - Non passare il tempo con qualcuno che non sia disposto a passarlo con te.
9 - Forse Dio vuole che tu conosca molte persone sbagliate prima di conoscere la persona giusta, in modo che, quando finalmente la conoscerai, tu sappia essere grato.
10 - Non piangere perché qualcosa finisce, sorridi perché è accaduta.
11 - Ci sarà sempre chi ti critica, l'unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.
12 - Cambia in una persona migliore e assicurati di sapere bene chi sei prima di conoscere qualcun altro e aspettarti che questa persona sappia chi sei.
13 - Non sforzarti tanto, le cose migliori accadono quando meno te le aspetti.
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    Scritta da: Rossella Porro
    in Frasi & Aforismi (Vita)
    Egli non fu mai lieto in nessuna mattinata della sua vita, non ha mai fatto nulla di bene prima di mezzogiorno. Solo durante il pomeriggio si scaldava lentamente e diventava vivo, soltanto verso sera, nelle giornate buone, diventava fecondo, attivo, persino ardente e lieto. Per questo aveva bisogno di solitudine e indipendenza. Nessuno ha mai avuto bisogno più profondo di essere indipendente. Da giovane quando era ancora povero e faceva fatica a guadagnarsi il pane preferiva soffrire la fame e andare in giro stracciato pur di salvare un brano della sua indipendenza. Non si è mai venduto per denaro, non si è mai dato alle donne o ai potenti, e mille volte ha buttato via e rifiutato quello che secondo tutti sarebbe stato il suo bene. Capitò a lui ciò che capita a tutti, quel che cercava con ostinazione egli lo raggiunse ma più di quanto sia bene per l'uomo. Ciò che dal principio fu il suo sogno di felicità divenne in seguito il suo amaro destino. L'uomo avido di potere incontra la sua rovina nel potere, l'uomo bramoso di denaro nel denaro, e così il lupo si rovinò con l'indipendenza a meta egli la raggiunse e divenne sempre più indipendente, ma raggiunta la libertà s'accorse a un tratto che la sua libertà era morte, che era solo, che il mondo lo lasciava in pace, che gli uomini non lo riguardavano più né lui riguardava se stesso...
    Composta mercoledì 24 agosto 2011
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      in Frasi & Aforismi (Vita)
      Vorrebbe farsi un letargo e prova a chiudere gli occhi ma lui sa che il letargo viene solo d'inverno, riapre gli occhi sul mondo, questo mondo di mostri che hanno solo due zampe ma sono molto più mostri. Gli resta solo una cosa, chiamare il suo mondo lontano, lo fa con tutto il suo fiato ma sempre più piano. Vorrei poterlo salvare, portarlo via con un treno, lasciarlo dopo la pioggia là sotto l'arcobaleno.
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        Scritta da: il barbaro sognante
        in Frasi & Aforismi (Vita)
        Parlò a lungo del passato, e compresi che voleva recuperare qualcosa, forse una qualche idea di se stesso, che era finita nell'amore per Daisy. La sua vita era stata disordinata e confusa da allora, ma se riusciva una sola volta a ritornare a un certo punto di partenza e ricominciare lentamente tutto daccapo, sarebbe riuscito a capire la cosa che cercava... Una notte d'autunno di cinque anni prima stavano camminando con le foglie che cadevano, e arrivarono a un posto dove non c'erano alberi e il marciapiede era bianco per il chiarore lunare. Si fermarono e si voltarono l'uno verso l'altra. Era una notte fresca con quella misteriosa eccitazione che i cambi di stagione creano. Le luci tranquille delle case ronzavano nell'oscurità e c'era un fruscio e un bisbiglio tra le stelle. Con la coda dell'occhio Gatsby vide che gli edifici formavano una scala che saliva fino a un luogo segreto sopra gli alberi – poteva scalarla, se l'avesse fatto da solo, e una volta là, avrebbe potuto succhiare il nettare della vita, ingollare l'incomparabile latte della meraviglia. Il suo cuore battè sempre più forte quando il viso bianco di Daisy si avvicinò al suo. Sapeva che baciando quella ragazza, e unendo per sempre quelle indicibili visioni al mortale respiro di lei, la sua mente non avrebbe più spaziato come quella di un Dio. Perciò aspetto. Ascoltando ancora per un momento il diapason che aveva battuto su una stella. Poi la baciò. Al tocco delle sue labbra, Daisy sbocciò per lui come un fiore e l'incantesimo fu completo. Tuto quello che disse, nonostante lo spaventoso sentimentalismo, mi ricordò qualcosa - un ritmo elusivo, un frammento di parole perdute, che avevo sentito da qualche parte tanto tempo prima. Per un momento una frase cercò di formarsi sulle mie labbra, socchiuse come quelle di un muto, come se stessero lottando con più di un filo d'aria allarmata. Ma non emisero nessun suono, e quello che avevo quasi ricordato diventò inesprimibile per sempre.
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