Scritta da: Rosita Ramirez
Tu, sì dico a te donna, non restare in silenzio, parla, denuncia. Qualcuno sarà disposto ad aiutarti.
Composta giovedì 17 novembre 2016
Tu, sì dico a te donna, non restare in silenzio, parla, denuncia. Qualcuno sarà disposto ad aiutarti.
Tenete sempre la testa alta e la schiena dritta!
Essere umano chiama la tua coscienza prima di fare violenza e commettere abusi dappertutto, aprendo piaghe profonde nel corpo, anima e mente di tanta gente.
Quando stai per picchiare una donna, pensaci. Rifletti perché dietro a quella donna c'è una mamma, una figlia, una moglie, anche una compagna che ti vuole bene.
Chi toglie ad un bambino il diritto ad un'infanzia sana, serena e giocosa, trasformandolo precocemente in un kamikaze, bambino-bomba o, semplicemente, in un giovanissimo guerrigliero, non può essere chiamato né umano né tantomeno animale ma bensì, invece, con qualche altro nome che, di per sé, farebbe vomitare anche le iene e gli sciacalli più affamati e voraci del pianeta.
In nessuna parte del mondo esclusa. Ogni bambina, anche se con uno sgabello come trono, un grembiulino per mantello e una bambola come suddito, ha il diritto di essere trattata come una principessa.
Esseri, senza niente di umano, questa certezza appartiene a tanti ormai, tanta violenza, dove basterebbe una semplice carezza.
Abbiamo bisogno di parole che esprimano sensibilità, non di giudizi.
"Siamo nel ventesimo secolo, assurdo che questo mondo fondamentalmente è di predominanza maschilista!"
Non dimentichiamo che è la donna a concepire e crescere in sé la vita. Quando un uomo perde la sua razionalità, l'uomo che soccombe al'ira, alle sue paure, l'uomo che non accetta il cambiamento, il distacco, perde la ragione e arriva all'abuso, a quella violenza mascherata da un amore malato sulla donna, che nel suo infinito amore permette all'uomo d'esser superiore nella sue incertezze, l'uomo ne fa possesso, dà forza alle sue paranoie e ossessioni. In realtà sono uomini maschilisti, deboli al confronto e dal possesso coprono le loro mancanze, per poi arrivare al gesto estremo, colui che uccide una donna, non commette solo un femminicidio, ma un vero e proprio umanicidio.
Non si ferma la violenza alzando muri di indifferenza.