Scritta da: Staff PensieriParole
E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica.
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E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica.
Solo allora avevo compreso che si trattava di una storia di gente sola, di essenza e di perdita, che proprio per questo vi avevo cercato rifugio, fino a confonderla con la mia vita. Che mi sentivo come chi fugge nelle pagine di un romanzo perché gli oggetti del suo amore sono soltanto ombre che vivono nell'anima di uno sconosciuto.
Era l'unico che la conoscesse veramente e potesse fecondarla con lo sguardo, con la sua sola esistenza. Senza di lui lei semplicemente non esisteva, non aveva vita, quindi era sua, di diritto.
Ad un certo punto della mia vita ho fatto dei calcoli precisi: che se io esco di casa per trovare la compagnia di una persona intelligente, di una persona onesta, mi trovo ad affrontare, in media, il rischio di incontrare dodici ladri e sette imbecilli che stanno lì, pronti a comunicarmi le loro opinioni sull'umanità, sul governo, sull'amministrazione municipale, su Moravia.
Si era estinto il mio mondo di esseri umani; ero completamente solo al mondo, e per amiche avevo le strade, e le strade mi parlavano in quella lingua triste, amara, composta di miseria umana, di desideri, di rimorsi, di fallimenti, di inutile fatica.
Esistono due tipi di tragedie nella vita. Una è perdere ciò che più si desidera, l'altra è ottenerlo.
Tutti danno sempre la colpa alle circostanze per ciò che sono. Io non credo nelle circostanze. Le persone che hanno successo nella vita sono quelle che cercano attivamente le circostanze di cui hanno bisogno, e se non le trovano le creano.
Io sono una selva e una notte di alberi scuri, ma chi non ha paura delle mie tenebre troverà anche pendii di rose sotto i miei cipressi.
Mai sazio, come la fiamma mi ardo e mi consumo.
Luce diviene tutto ciò che afferro, carbone ciò che lascio:
sono sicuramente fiamma.
La sensualità affretta spesso la crescita dell'amore, così che la radice rimane debole e facile da strappare.