Non voglio che ti allontani, dolore, ultima forma di amare. Io mi sento vivere quando tu mi fai male. Fino a quando ti potrò sentire, sarai per me, dolore, la prova di un'altra vita in cui non mi dolevi.
È con te che ho riso è con te che ho scherzato, e con te che ho giocato, è di te che mi sono innamorata ed è per te che ora piango lacrime dolci... non so se il mio cuore un tempo spensierato reggerà all'emozione... al dolore... di non vederti più accanto a me... ti amo!
Voglio odiarti perché non sei diverso dagli altri... perché hai gettato il fiore che avevo colto per te... perché hai distrutto la mia sicurezza di donna... voglio odiarti perché temo di non poter fare a meno di te... voglio odiarti perché solo così smetterò di amarti.
Trovare qualcuno da amare ed esserne ricambiati è una cosa meravigliosa. Ma trovare l'anima gemella è veramente il paradiso. L'anima gemella è una persona che ti capisce come nessun'altra, che ti ama come nessun'altra, che sarà lì per te sempre, qualsiasi cosa succeda. Dicono che niente dura in eterno, ma io credo fermamente che per alcuni l'amore continui a vivere anche quando non ci sono più. So molto bene cosa voglia dire avre vicino una persona così.
Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po' cane anch'io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Io ero ancora un cucciolo. Morì. Io piansi. Molto. (da "Abbaiare stanca".)
Chi non è portato a considerare la vita come un valore, è proprio colui che l'apprezza di più. Sotto tale punto di vista è certo che l'uomo saggio usa bene il suo cuore senza però provare mai attaccamento.
Sai ogni tanto ti penso e mi rendo conto di aver fatto lo sbaglio più grande della mia vita. Avrei dovuto dirti quanto eri importante per me quando ne avevo la possibilità. Adesso non posso più farlo... avrei dovuto dirti ti amo quando tu mi scrutavi con i tuoi occhi, ma avevo paura di non riuscirti a dare ciò che meritavi. Ti amo... scusami.
La solitudine, la ricordo bene... È come un orrendo incubo, l'incubo di vagare in mezzo al buio infinito, senza saperne uscire... un buio in cui gli unici rumori che senti sono le tue lacrime che scivolano a terra e le risate lontane della gente... e vaghi, soffri, ma non c'è nessuno che ti aiuti, nessuno che ti tenda un piccolo raggio di luce. Poi, di colpo, senza saperne il motivo, ti svegli! Tutto diventa luminoso, senti il cuore che salta dalla gioia... con un sorriso finalmente vero ti guardi intorno per ringraziare la persona che ti ha svegliato, ma con stupore ti accorgi che da ringraziare sei solo te stesso!
Io ho imparato a pensare alla solitudine come ad un'altra persona, mia amica intima, gelosa e che non vuole nessun altro tra i piedi... una persona di cui puoi fidarti, non come certi "amici" falsi e traditori che mi hanno portato a questa condizione... ora posso stare tranquillo perché lei non mi tradirebbe mai... anzi adesso è avere gente intorno che mi dà fastidio.