Scritta da: G. De Felice
Non trattare come priorità chi ti tratta come opzione.
Composta giovedì 16 giugno 2011
Non trattare come priorità chi ti tratta come opzione.
Ciao. Mi piaci. Mi piaci perché arrossisco quando ti guardo sorridere. Perché i tuoi occhi parlano una lingua che pur non conoscendo, mi sembra di capire da sempre. Di averla sempre cercata. Come se mi fossi sempre mancata, anche quando non ti conoscevo. Posso sedermi affianco a te e guardarti sorridere per, tipo, tutta la vita?
L'amore non fa per me. Credo così poco nell'amore che per cercare di convincermi dell'esistenza dell'anima gemella fareste la stessa fatica necessaria per spiegare ad un prete cos'è la Fisica e per quale motivo mai nessuno potrà camminare sull'acqua o morire e risorgere, moltiplicare il cibo e rimanere incinta da vergine.
Serve a poco essere il principe delle belle parole se non sei anche il re dei fatti concreti.
Per rendere reale una favola servono tre ingredienti: uno scenario magico, una situazione magica, una persona magica. E tanta, tanta follia.
A 8 anni esistono i capricci, poi il cioccolato.
A 16 i sogni, poi il cioccolato.
A 23 le delusioni, poi il cioccolato.
A 27, il cioccolato.
Hai un viso dolce. Di una dolcezza che causa imbarazzi. Al cui cospetto è inevitabile arrossire. Di quella dolcezza che rasserena, che fa sentire protetti. Fortunati. Come quando eri davanti al camino, stretta tra le braccia del tuo papà, il mondo fuori, e pensavi che nulla mai avrebbe potuto minacciarti.
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
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Sogni e desideri si nutrono così voracemente di aspettative che spesso la loro realizzazione rischia di mortificarli.
Puoi dire tutte le parole d'amore che vuoi, ma finché non incontri quelle orecchie nate per ascoltarle sarà fiato regalato al vento dei desideri, dei sogni mozzati, dei pugni chiusi, delle speranze strozzate in gola.