in Frasi & Aforismi (Stati d'Animo)
Ho sempre odiato i cloni, se Dio voleva farci tutti uguali ci avrebbe fatto in serie.
Composta sabato 29 marzo 2014
Gli stati d'animo si possono decantare nel loro esser generali o entrando nello specifico. Sono il modo per far capire come ci si sente in ogni momento, perché poche parole possono fare la differenza. Attraverso queste pagine puoi leggere le migliori frasi e aforismi sugli stati d'animo. Se cerchi invece uno stato d'animo specifico tra felicità, tristezza, odio, perdono e molti altri, li troverai nella pagina con tutti gli argomenti.
Ho sempre odiato i cloni, se Dio voleva farci tutti uguali ci avrebbe fatto in serie.
Il tradimento è concesso a tutti ma non accettato da me.
Ama la solitudine dei tuoi pensieri, i migliori compagni della tua libertà.
Se non posso avere un amore come dico io allora preferisco niente perché l'amore non è un accessorio che lo usi sino a che ne trovi uno più adatto a te.
Sono orgogliosa di me perché non ho abbandonato, mentito, tradito. Sono orgogliosa di come giorno per giorno vivo, con forza ed entusiasmo, nonostante tutto. Sono orgogliosa di esserci sempre per chi mi vuole nella sua vita. Sono orgogliosa di chi, conoscendomi pregi e difetti, ha deciso di restare ed amarmi. Sono orgogliosa di voi che mi fate capire col vostro apprezzamento, che leggete in me tramite i miei scritti. Finalmente ho capito dopo tanto tempo, che puoi fare cento tentativi per far filare le cose nel modo giusto, ma se non vanno, la colpa non è tua se ci hai provato in tutti i modi. E questa consapevolezza lascia la serenità nell'anima mia.
Tutti noi, abbiamo pensato, almeno una volta nella vita, di andare a vivere su un isola deserta, per scoprire poi, che quell'isola, era dentro di noi.
Mi rintano nel surreale perché il reale non è all'altezza delle mie emozioni.
Vorrei essere un gatto, avere come unica forma di dipendenza la mia indipendenza.
Esistono sconfinate praterie emotive invisibili agli occhi dell'insensibile.
Lacrime lunghe che arrivano alle ginocchia perché le ginocchia arrivano agli occhi ed i capelli fanno da coperta e le braccia da gabbia, la pancia da cuscino ed uno sgabello da trespolo, così, appollaiata al dolore a mangiar miglio liquido e veder il vento fare mulinello di piume, ché delle ali è rimasto scheletro decalcificato e dell'aria che libra, carbonio tossico.