Scritta da: Rosanne Donatiello
Un giorno sarai felice, prima però, dovrai imparare ad essere forte.
Composta mercoledì 9 dicembre 2015
Un giorno sarai felice, prima però, dovrai imparare ad essere forte.
Ci aspettiamo sempre che qualcosa di straordinario possa accaderci. Si chiama "speranza". Speranza di desideri inespressi a cui, anche sapendo che difficilmente si possono realizzare, non smettiamo di credere.
Vorrei ricordare a tutte le persone che hanno una ferita che la vita non è finita.
La vita prima ti dà poi ti toglie, lasciandoti solo i ricordi e la speranza di toccare ancora la felicità.
La speranza non finisce mai. Inizia sempre.
La speranza, è quel "filo sottile di luce", che ti salva quando stai cadendo nell'abisso più buio dell'anima.
Non smetterò mai di sperare che le ali spezzate possano volare.
Un giorno forse ti ritroverò tra la folla. E nella stessa folla in cui ti ho perso ci ritroveremo nei nostri sguardi.
Noi siamo l'istinto della sopravvivenza, siamo la fortezza dei nostri castelli. Nessuna ferita aperta, che abita in noi non può essere rimarginata. Siamo fede, speranza, coraggio, tutto possiamo elaborare e con il tempo superare. Quindi non blocchiamoci dinanzi a stupide congetture ossessive che molte volte distolgono la realtà, usiamo la capacità di essere recettivi e diamo fiducia alla nostra intelligenza. Poiché siamo la forza che con coraggio riesce ancora a vedere il buono del mondo e a tranne da ciò la speranza per andare avanti.
Impari a convivere con il mondo, a sopravvivere con il sole alle spalle. E intanto vivi con la speranza fra le mani.